VENEZIA E IL SUO PESCE

IN PREPARAZIONE UN WORKSHOP DI CUCINA CON IL PESCE DI MARE E LA LAGUNA VENEZIANA COME PROTAGONISTA

SARDÈE IN SAÓR/SARDELLE MARINATE

TAJADÈE CÓE SÉPE E I PEÒCI /TAGLIATELLE CON SEPPIE E COZZE

BACAEÀ MANTECÀ/ BACCALÀ MANTECATO

LA MURENA E IL GRONGO (BISATO INDIVISÀ), LE GRANDI SCOSCIUTI

...IN BRODO E FRITTI

…………………………………………..NON POSSONO MANCARE I DOLCI

TORTA AI PINÒI….

TORTE DE «VEDÈL DE CHIOSA»…

BAICOLI VENESIANI…

… E ALTRI PIATTI VENEZIANI IN PREPARAZIONE

PROSSIMAMENTE, BUON 2023!!!

A PRESTO!!!

IL BARONE RAMPANTE

IL GRANDE ROMANZO DI ITALO CALVINO

LETTURA DEL GDLI PER IL 16 FEBBRAIO

Il barone rampante è un romanzo di Italo Calvino scritto nel 1957, secondo capitolo della trilogia araldica I nostri antenati, formata inoltre da Il visconte dimezzato (1952) e Il cavaliere inesistente (1959).

«Un ragazzo sale su di un albero, si arrampica tra i rami, passa da una pianta all’altra, decide che non scenderà più. L’autore di questo libro non ha fatto che sviluppare questa semplice immagine e portarla alle estreme conseguenze: il protagonista trascorre l’intera vita sugli alberi, una vita tutt’altro che monotona, anzi: piena d’avventure, e tutt’altro che da eremita, però sempre mantenendo tra sé e i suoi simili questa minima ma invalicabile distanza. Ne è nato un libro … che sfugge a ogni definizione precisa, così come il protagonista salta da un ramo di leccio a quello d’un carrubo e resta più inafferrabile d’un animale selvatico. Il vero modo d’accostarci a questo libro è quindi quello di considerarlo una specie di Alice nel paese delle meraviglie o di Peter Pan o di Barone di Münchhausen, cioè di riconoscerne la filiazione da quei classici dell’umorismo poetico e fantastico.»

Italo Calvino: biografia, opere

Italo Calvino è stato uno tra i maggiori scrittori del secondo Novecento. Di certo fu il più famoso: conosciuto e tradotto in tutto il mondo, Calvino ha finito per rappresentare lo scrittore italiano per antonomasia. La sua opera spazia dai romanzi e i racconti in cui racconta la guerra e la Resistenza, fino allo sperimentalismo a cui lo scrittore approda negli ultimi decenni. Autore principalmente di racconti e romanzi, Italo Calvino si interessò però anche al mondo del teatro, del cinema, della musica, del fumetto e dell’arte

  • Italo Calvino nasce nel 1923 a Cuba, dove i genitori risiedevano e svolgevano la professione di agrotecnici.
  • Quando ha solo tre anni la famiglia torna in Italia, a Sanremo, dove il futuro scrittore frequenta la scuola.
  • Nel 1944 partecipa alla guerra partigiana, esperienza che lascerà traccia nelle sue prime opere.
  • Nel dopoguerra Italo Calvino inizia a militare nel Partito Comunista Italiano e si iscrive alla Facoltà di Lettere a Torino, città in cui si trasferisce.
  • Intanto pubblica qualche racconto in rivista e collabora con la casa editrice Einaudi, dove entra in contatto con i maggiori scrittori dell’epoca e con la quale pubblica nel 1947 il suo primo romanzo: Il sentiero dei nidi di ragno.
  • Nel 1952 Italo Calvino pubblica Il visconte dimezzato, che insieme ai successivi Il Barone rampante e Il Cavaliere inesistente forma la trilogia dei Nostri antenati.
  • Nel 1962 conosce la traduttrice argentina Esther Singer, che due anni più tardi diventerà sua moglie.
  • Nel 1965 Calvino pubblica Le Cosmicomiche e qualche anno più tardi Ti con zero.
  • Alla fine degli anni Sessanta si trasferisce a Parigi, dove inizia a frequentare il gruppo di scrittori dell’Oulipo.
  • Tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Ottanta, Italo Calvino pubblica le sue opere più importanti: Il castello dei destini incrociati, Le città invisibili, Se una notte d’inverno un viaggiatore e Palomar.
  • Italo Calvino muore improvvisamente nel 1985, mentre stava lavorando alle Lezioni Americane, un ciclo di conferenze che avrebbe dovuto tenere quell’anno ad Harvard, ma che usciranno solo postume.

CATERINA VA IN CITTÀ

L’AVVENTURA NELLA CAPITALE DELLA FAMIGLIA IACOVONI,

NUOVA LETTURA DEL GdLI PER GENNAIO

L’avventura nella Capitale della famiglia Iacovoni: Giancarlo è un insegnante di ragioneria animato da propositi di riscossa, che tra le pareti domestiche soffoca di complessi la moglie provinciale Agata e spinge la figlia Caterina a farsi avanti tra le amiche della classe che hanno alle spalle una famiglia rilevante. La ragazzina, col suo spaesamento e il suo candore, diviene oggetto di contesa e di rivalità tra Margherita e Daniela, la prima figlia di una scrittrice e di un noto intellettuale, la seconda rampolla di un importante esponente dell’attuale governo. Nel corso dell’anno scolastico si compie il percorso di scoperta, da parte di Caterina, di una certa umanità metropolitana e quello di disillusione di Giancarlo.

FRANCESCO BRUNI, REGISTA E SCENEGGIATORE

Regista e sceneggiatore. Inizia la propria carriera nel 1996, con il film Condominio (1991) di Felice Farina. Conosciuto soprattutto per il sodalizio con Paolo Virzì per cui, insieme a Furio Scarpelli e Francesco Piccolo, firma numerose sceneggiature: La bella vita (1994), Ferie d’agosto (1996), Ovosodo (1997), Baci e abbracci (1999), My Name is Tanino (2001), Caterina va in città (2003), N Io e Napoleone (2006), Tutta la vita davanti (2008) e La prima cosa bella (2010). Da non dimenticare, le collaborazioni con Mimmo Calopresti per le sceneggiature di: La seconda volta (1995, con Nanni Moretti), La parola amore esiste (1998 con Gérard Depardieu), Preferisco il rumore del mare (2000) e La felicità non costa niente (2003). Molto importanti, le sceneggiature curate per: Le parole di mio padre (2001) di Francesca Comencini e Nati stanchi (2002), Il 7 e l’8 (2007) e La matassa( 2009) di Ficarra e Picone. Noto anche nel mondo della televisione, cura l’adattamento dei romanzi di Andrea Camilleri per la serie tv Il Commissario Montalbano (1998, 2008) e quelli di Carlo Lucarelli per Il Commissario De Luca (2008). Dal 2000 al 2010 è inoltre docente di sceneggiatura al Centro Sperimentale di Cinematografia. Nella sua carriera vanta anche una piccola performance attoriale nel film, La guerra degli Antò (1999) di Riccardo Milani. Nel 2011 esordisce alla regia con il film Scialla! (stai sereno), dove al festival di Venezia vince il premio Controcampo per i lungometraggi narrativi. Pluripremiato anche nel 2012 con il David di Donatello e il Nastro d’argento come miglior regista esordiente. Nello stesso anno è presidente della giuria nella sezione Prospettive Italia della settima edizione del Festival Internazionale del Film di Roma.

IL TERZO GIOVEDÌ DI GENNAIO COINCIDE CON LA VIGILIA DI SAN SEBASTIANO, PATRONO DELLA CITTÀ DI PALMA. PER QUESTO MOTIVO CI VEDREMO IL GIOVEDÌ 26 DI GENNAIO ALLE ORE 18:30 NELLO STESSO POSTO.

SI PREGA PUNTUALITÀ

PD:

Del Libro di lettura è stata realizzata una versione cinematografica diretto da Paolo Virzì.

Caterina va in città è un film del 2003 diretto da Paolo Virzi. Quando il padre Giancarlo (Sergio Castellitto) decide di passare da un piccolo comune viterbese al caos metropolitano della capitale, la figlia Caterina (Alice Teghil) non può fare altro che seguirlo. Ed è così che un insegnante di ragioneria insoddisfatto, una casalinga e una ragazza di tredici anni si inseriscono nella vivace frenesia di Roma, proprio alla vigilia di un nuovo anno scolastico.
Mentre Giancarlo si perde nei suoi miserabili tentativi di pubblicare romanzi erotici, Caterina esplora la stessa scuola media frequentata dal padre trent’anni prima. La classe, però, è spaccata in due da opposte convinzioni politiche: Margherita (Carolina Iaquaniello), figlia di intellettuali, è la leader di chi simpatizza per la sinistra, mentre Daniela (Federica Sbrenna), figlia di un parlamentare, è il punto di riferimento per chi appoggia la destra. Caterina, che fino a quel momento non si era mai preoccupata di seguire un’ideologia, si ritrova a frequentare entrambe le ragazze, esplorando di volta in volta nuove prospettive e modi di vivere. Sotto lo sguardo di Giancarlo e della madre Agata (Margherita Buy), passando dalle sbornie al lusso, l’ingenua Caterina imparerà a sue spese cosa vuol dire diventar grandi…

A presto!!!

WORKSHOP DI CUCINA ITALIANA

GRUPPO CULTURALE ITALIANO DI MALLORCA

MERCOLEDÌ 14 Dicembre alle ore 18:30

UN GRANDE NATALE/TAVOLA IN FESTA

MENÙ IN PREPARAZIONE: (*)

Antipasti dello chef:

Pane ai cereali con salmone, burro salato, mango e prezzemolo

Humus di rapa rossa con gambi di sedano

Elaborazione di pesto genovese e piccola degustazione con pasta trofie

Carpaccio di ramolaccio e misticanza invernale

Maccheroni o cappelletti in brodo di cappone alla cannella in stecca

Dolci:

Cheesecake ai mirtilli (elaborazione dello chef)

Panettone (comprato in pasticceria)

Vini Prosecco Alberto Torresi, Vino bianco e rosso

Caffè o infusione

Liquore fatto in casa (ricetta maiorchina dello chef)

POSTI LIMITATI. MINIMO 10 PERSONE/MASSIMO 15

È OBBLIGATORIO ISCRIVERSI (*)

(*) Costo 30€. CENA COMPRESA. 5€ ALLA CONFERMA

(*) A lezione o Indirizzo mail (gruppoculturaleitalianomaiorca@gmail.com) fino venerdì 2 di dicembre.

Punto di incontro: Davanti alla porta d’entrata Club Sant Antonio de la Playa. (Ca’n Pastilla). Angolo con Ristorante La Mejillonera. C/ Nansas s/n. Alle ore 18:30. Si prega puntualità.

www.gruppoculturaleitaliano.com gruppoculturaleitalianomaiorca@gmail.com

IN PREPARAZIONE: UN GRANDE NATALE

WORKSHOP DI CUCINA ITALIANA TAVOLE IN FESTA

Il Gruppo Culturale Italiano prepara un corso di cucina con alcune ricette di natale per il mercoledì 14 di dicembre in un luogo ancora in attesa di finalizzazione.

Coloro che sono interessati a partecipare devono iscriversi via e-mail

gruppoculturaleitalianomaiorca@gmail.com

POSTI LIMITATI: MINIMO 10 PERSONE // MASSIMO 15 (*)

COSTO 30€. CENA COMPRESA. 5€ alla conferma.

(*) È obbligatorio iscriversi

Il Corso è ancora in preparazione, ma comprenderà un antipasto con prosecco, la preparazione di un pesto, un primo e dolce. Anche qualche sorpresa.

È Natale!!!

Ci vediamo presto!!!

IL GDLI RIPRENDE LA SUA ATTIVITÀ

LA LADRA DI PIANTE, LETTURA PER LA RIUNIONE DI DICEMBRE

Quelle state a Roma faceva molto caldo. E quando Roma si arroventa perde la sua grande bellezza e si trasforma in una città dura, arrogante, coperta da un vapore insopportabile, segnata da odori di sangue e mentuccia. Qui cè chi sopravvive rubando piante dagli androni dei portoni, chi curando gatti randagi e chi ascoltando jazz e rocknroll. Una giovane donna dai capelli rossi, un cronista esausto a caccia di tenerezze e un vecchio giornalista che sta perdendo la memoria si incrociano ai margini della scena di un crimine. Dove sfilano badanti, redattori di giornali che inseguono scoop, giardinieri che conoscono la vita segreta delle orchidee, Bill Evans, i Clash e Pasolini. è la Roma del quadrante sud, quella che guarda il mare attraverso il percorso del Tevere. Un pezzo di metropoli trasformato in una mappa di luoghi e sentimenti dove, nonostante lafa, crescono ancora le Aspidistre. E piccoli sogni di resurrezione e damore. «Allincrocio con Garbatella lodore di mignotte, di pastarelle, di zuccheri. Lodore dei trigliceridi, damore, di una gallina che razzola, daia, di viscere, di fango, e tango, e via balliamo ora che piove. Daccapo, piove. E marriva lodore del ghiaccio di tufo dallArdeatina, un melenso e brivido, gelo dossa, sarà la storia, il massacro delle Fosse, sarà ma arriva ed è pena, ed è nostalgia. Un dolore piccolo al centro del petto. Lodore del dolore. Sarà che svolto verso viale Marconi, salgo verso il Ponte Bianco che odora di notte buia, di fiori lasciati su piccole lapidi, di frenate mortali e ambulanze. Salgo, salgo. Salirò. E arrivo a casa e cè un odore di vento, di basilico e di sugo e di melanzane. E mosciarelle, e di cani bagnati. E di benzina dei filippini che tengono aperta la Shell. E quindi di conchiglie. Il mare è poco oltre, in fondo.»

DANIELA AMENTA

Daniela Amenta vive e lavora a Roma. Giornalista. È stata caporedattore dell’ «Unità». Per anni ha scritto di musica e ne ha parlato in radio.Si è occupata a lungo di cronaca nera ma anche di politica., cultura, inchieste, web. Questo è il suo primo romanzo.

RIUNIONE DI DICEMBRE:

Tutti gli interessati a partecipare alla condivisione del libro «La Ladra di piante» devono registrarsi tramite la mail

gruppoculturaleitalianomaiorca@gmail.com

Prima di questo incontro -GIOVEDÌ 15 DI DICEMBRE– il 17 di novembre avremo un primo contatto per leggere un breve testo e comunicare il punto di incontro del GdLi.

Il GdLi si riunirà il terzo giovedì di ogni mese.

A presto!!!

GRUPPO DI CONVERSAZIONE

Da parte sua, il Gruppo di Conversazione si riunirà ogni ultimo venerdì del mese, anche se i primi due incontri si terranno il venerdì 18 di novembre e venerdì 16 di dicembre.

Tutti gli interessati a partecipare devono registrarsi nella mail

gruppoculturaleitalianomaiorca@gmail.com

Nei prossimi giorni verrà comunicato agli iscritti il punto di ritrovo per svolgere tale attività.

PRIMO INCONTRO DEL GRUPPO DI LETTURA ITALIANO (GdLi)

IL GRUPPO CULTURALE ITALIANO DI MAIORCA RIPRENDE LE SUE ATTIVITÀ

CI VEDIAMO VENERDÌ 28 PER PIANIFICARE IL NUOVO ANNO

Con l’arrivo del mese di ottobre, il Gruppo Culturale Italiano di Maiorca riprende le sue attività.

Ogni secondo giovedì del mese gli interessati a far parte di questa nuova iniziativa si ritroveranno per commentare il libro prescelto.

Il luogo prescelto per l’incontro potrà variare di mese in mese e sarà comunicato in tempo utile.

Venerdì 28, dopo la prevista visita al Parlamento delle Isole Baleari, intorno alle 18:15 potremmo incontrarci al «Bar Bosch«, per pianificare il nuovo anno e la scelta dei libri da leggere.

Questa riunione può anche servire a convocare il Gruppo di Conversazione che si riunirà l’ultimo venerdì di ogni mese.

«IL PEGGIOR NEMICO», NUOVO LIBRO DI FRANCO MIMMI

«IL PEGGIOR NEMICO» 
 
La partenza del padre, la differenza d’età con i suoi fratelli, hanno portato
Francesco a essere l’aiutante di sua madre Lena nella trattoria che è il
sostentamento della famiglia, a essere quasi il padre di Laura e di Giulio,
disposto a sacrificare tutta la sua vita all’affetto per gli altri: una prigione per i
debiti d’amore che una famiglia obbliga a contrarre e mai arrivano al saldo.

https://www.ibs.it/peggior-nemico-libro-franco-mimmi/e/9788848824316?inventoryId=458717088&queryId=68a82fd53bc3fa0bf7e925269c14bf22

Franco Mimmi è nato a Bologna nel 1942. Laureato in Lettere, ha lavorato per i maggiori giornali italiani (tra cui La Stampa, il Corriere della Sera, L’Espresso e Il Sole-24 Ore). Nel giugno 1990 gli fu attribuito il premio “Giornalista del mese”. Quanto alla sua opera narrativa, che pure ha ottenuto vari premi, essa rivela la volontà di affrontare i grandi problemi sociali del nostro tempo, anche quando questo scopo viene nascosto dietro scenari da romanzo storico. “Io credo – ha scritto – che uno scrittore non possa fare a meno di osservare il tempo in cui vive, e descriverlo, e giudicarlo: credo che questo sia non solo il suo compito ma il suo dovere, il suo modo di scendere in piazza, il suo modo di lottare per un mondo meno ingiusto.” Alcuni suoi libri sono stati tradotti in tedesco, francese e spagnolo.

Autore di libri come Rivoluzione (1979 -Premio Scanno Opera Prima), Il nostro agente in Giudea (2000 -Premio Scerbanenco), Un cielo così sporco , Cavaliere di Grazia (2003 -finalista Premio dei lettori di Lucca e Premio città di Scalea), Lontano da Itaca, Una stupida avventura o Majorca, l’isola degli scrittori.