INIZIATIVA ORGANIZZATA OGNI MERCOLEDÌ DAL 20 FEBBRAIO AL 19 MARZO
INFO: ladantebaleari@gmail.com
Il corso sarà online dalle 18:30 alle 19:30. Impareremo a leggere un canto della Divina Commedia. Se vi piace leggere e recitare sarà perfetto!!.
Questa iniziativa è gratis per i nostri studenti, costa 30€ per i soci della Dante Alighieri. Per tutti gli altri 60€.
UNA GRANDE FESTA IL 25 MARZO
Il giorno in cui si celebra il DanteDi, la Società Dante Alighieri Isole Baleari ed Embat Llibres organizzano una lettura pubblica. Se vi piace leggere e recitare sarà perfetto. Restano da definire gli ultimi dettagli.
L’evento si terrà presso Embat Llibres in Passatge Particular Joan XXIII de Palma, in un orario ancora da definire.
L’amica geniale è il primo volume di una tetralogia incentrata sul rapporto che lega le due protagoniste attraverso gli anni delle loro esistenze; in questo primo libro viene narrata la loro infanzia ed adolescenza; nel secondo volume (Storia del nuovo cognome) Lila e Lenù sono ormai adulte; nel terzo volume (Storia di chi fugge e di chi resta) le due amiche stanno attraversando quella fase della vita in cui si incomincia a considerare l’approssimarsi del periodo dei bilanci, che non sempre si rivelano positivi; nell’ultimo volume, infine, (Storia della bambina perduta) si conclude un ciclo di vita e la storia finisce con la vecchiaia.
Lina e Lenù abitano nello stesso quartiere degradato di una Napoli che funge da sfondo, ma anche da protagonista della loro storia. Lina è figlia di un calzolaio e la sua famiglia vive in condizioni piuttosto modeste; mentre Lenù vive un’esistenza più agiata, dato che il padre è usciere comunale: una posizione sociale superiore. La loro amicizia nasce fin dalla primissima infanzia e si consolida durante gli anni della scuola elementare, quando le due bambine diventano inseparabili, anche in relazione al fatto che entrambe vivono con grande insofferenza le rigide regole di comportamento imposte dal rione. Il loro più grande desiderio è quello di poter evadere, un giorno, da quella soffocante atmosfera.
PRIMA, IN COMUNE, VENEZIA E IL SUO CARNEVALE
Il Gruppo di Lettura Italiano (GdLi) mentre leggi L’AMICA GENIALE preparerai un lavoro su VENEZIA E IL SUO CARNEVALE, cosa metteremo in comune nella riunione di febbraio.
ROMA, LA CIUTAT I LA GENT (1956-1958 vs. 2022-2023)
IL FOTOGRAFO MAIORCHINO XAVIER RAMIS ESPONE A L’ ESCOLA D’ART I DISSENY DI PALMAFINO AL 29 DI GENNAIO
Questa mostra fotografica è una serie di 16 fotografie della città di Roma è stata concepita come uno omaggio a William Klein. Il titolo della mostra è lo stesso del libro che Klein pubblicò nel 1959,con le fotografie scattate a Roma nei tre anni precedenti, dove le fotografie contenute nel libro sono proprio la fonte di ispirazione di questo lavoro, in cui ciascuna delle foto è accompagnata da un’istantanea tratta dal libro, che ne costituisce il suo riferimento.
William Klein morto a Parigi nel 2022
Roma negli anni’50 attraverso gli occhi di Klein
ERASMO DI FOTOGRAFIA A ROMA
La mostra fotografica è una serie di 16 fotografie de la città di Roma, su un totale di diverse centinala, scattate nella «città eterna» durante l’Erasmo fatto per Xavier Ramis, tra i mesi di ottobre 2022 e febbraio 2023.
UN ALTRO MODO PER CONOSCERE E GODERE LA CITTÀ DI VENEZIA
Mangiare e bere bene a Venezia è un imperativo. Qui è impossibile non appagare l’appetito e placare la sete, perché laddove ti giri compare un bacaro pronto a soddisfare ogni desiderio. Ma in un labirinto di calli e canali è facile smarrirsi: ecco allora un libro che allo stesso tempo è guida e ricettario, che vi condurrà alla scoperta dei cicchetti della tradizione, tra una sarda in saor e un folpetto in umido, e dei bacari più autentici, nascosti in mezzo ai sestieri della città. Questa è una Venezia da gustare con gli occhi e con il palato, da vivere attraverso un tour enogastronomico assolutamente imperdibile.
MONICA CESARATO
Food blogger e critica gastronomica veneziana dal 2008, è prima di tutto un’amante del buon cibo. Da diversi anni divulga la storia e le ricette della gastronomia veneziana ai visitatori stranieri tramite il suo blog, le lezioni di cucina e vari podcast.
FRA STORIA E MITI DA SFATARE
Ostaria, Locànda, tavèrna, malvasia, furàtola, bastiòn, banderruòla, samàrco, magazèn, fritolìn: questo sono le denominazioni veneziane dei localo addetti alla rivendita di vino e cibo nell’antica Repubblica Serenissima, oramai cadute in disuso e che vivono solo nella memoria storica, ancora ritrovabili tuttavia tra i nomi di qualche calle.
Amarone, Recioto, Soave, Prosecco, Bardolino: solamente alcuni nomi di vini famosi in tutto il mondo e che nascono dalla stessa regione dell’Italia settentrionale, fra le principali produttrici di vino del paese: il Veneto.
«Bransìni, oràe, sardèe, grànso, pòrp, caparòssoi, peòci…» sono pesce che si possono trovare al Mercato di Rialto. Ê il mercato più conveniente della città e la gente da tutti i sestieri veneziani vieni qui per acquistare i miglioro ingredienti freschi per pranzo o cena.
Vi presentiamo qui di seguito una serie di ricette tradizionali e moderne veneziane di cicchetti a base di pesce:
Baccalà mantecato
Calamaretti fritti
Gamberoni in saor
Insalata di Polpo
Sarde in saor
Moscardini in unido……..
LA CARNE E LA TERRA FERMA
Quando si parla di cucina veneziana automaticamente la mente va ai prodotti ittici della laguna, ma non tutti sanno che la carne è sempre stata una parte fondamentale della gastronomia lagunare.
Basti pensare che già gli antichi romani, riferendosi al territorio veneto, fanno menzione delle famose vacche di Altino, come riporta Columella, scrittore latino del I secolo d.C: «Ma per l’allattamento dei vitelli sono raccomandate le vacche di Altino che gli abitanti di quella regione chiamano ceve».
Alcuni cicchetti di carne:
Bovoeti agio e ogio
Brsaola col cren
Crostini con uova di guglia e pancetta
Figà aea venexiana
Pâté di fegato
Trippe alla veneta…
LE VERDURE VENEZIANE
Forse è la luce particolare di Venezia, ma le verdure in mostra sui banchi del Mercato di Rialto hanno sempre un colore intenso e vivace. Dalle teste innevate dei cavolfiori e dei finocchi al ricco oro delle zucche e il verde brillante della bietola e dei broccoli, dal rosso scartalo dei pomodori e all’intenso bordeaux del radicchio: un’incredibile display di colori e profumi.
Le verdure, coltivate nel fertile terreno ricco di argilla e sabbia confinante con la laguna, sono sulle tavole dei veneziani oggi come lo erano dall’inizio del XIV secolo d.C, quando i terreni agricoli del Veneto intorno a Padova e Treviso furono assoggettati al controllo veneziano. Molti piatti della tradizione hanno origini povere,perché venivano preparati con i legumi e le verdure della zona.
Alcuni cicchetti vegetariani:
Carciofi in pastea
Carciofi in tecia
Cipolline in agrodolce
Fiori de suca friti
Mozzarelle in carrozza
Polpette di ricotta
Zucca in saor….
ANDAR PER BACARI
Se volete gustare i cicchetti direttamente laddove sono stati inventati, eccovi un elenco di bacari e osterie, suddiviso in possibili itinerari.
Se volete gustare i cicchetti direttamente laddove sono stati inventati, eccovi un elenco di bacari e osterie, suddiviso in possibili itinerari, ma ricette e itinerari saranno nella prossima puntata.
Ho preso l’idea di questo articolo dal Libro di MONICA CESARATO Andar per Bacari, ricette e itinerari tra ombre e cicchetti, pubblicato dall’editore Programma.
Grazie ai consigli contenuti in questo libro, il mio ultimo viaggio a Venezia, qualche settimane fa, si è rivelato un vero piacere e delizia per lo stomaco e la mente. Un vero piacere. Grazie!! (Il cuoco)
Per questa ragione cercheremo di mettere in pratica alcuni degli spunti e dei cicchetti raccolti in questo apprezzato ed incredibile libro.
CORSO DI CUCINA ITALIANA
GIOVEDÌ 21 DICEMBRE alle ore 18:45
UN ALTRO MODO PER CONOSCERE E GODERE LA CITTÀ DI VENEZIA
TRA OMBRE E CICCHETTI
Menù in preparazione:
Aperol Spritz
Cicchetti di pesce
Cicchetti vegetariani
Zuppa di mandorle di Natale
Bigoli o spaghetti mori alla veneziana
Panettone (comprato in pasticceria) e dolci sorpresa fatto dal cuoco
VINI:
Prosecco Menestrello
Bianco e rosso
Caffè e infusione
Liquore fatto in casa (ricetta maiorchina dello chef)
LA GRANDE SCRITTRICE ELSA MORANTE, NUOVA SFIDA PER IL GdLi
Il romanzo è un’esplorazione attenta della prima realtà verso le sorgenti non inquinate della vita. L’isola nativa rappresenta una felice reclusione originaria e, insieme, la tentazione delle terre ignote. L’isola, dunque, è il punto di una scelta e a tale scelta finale, attraverso le varie prove necessarie, si prepara qui, nella sua isola, l’eroe ragazzo-Arturo. È una scelta rischiosa perché non si dà uscita dall’isola senza la traversata del mare materno; come dire il passaggio dalla preistoria infantile verso la storia e la coscienza.
Arturo, il guerresco ragazzo dal nome di una stella, vive in un’isola tra spiagge e scogliere, pago di sogni fantastici. Non si cura di vestiti né di cibi. È stato allevato con latte di capra. La vita per lui è promessa solo di imprese e di libertà assoluta. E ora ricorda. Queste sono le sue memorie, dall’idillio solitario alla scoperta della vita: l’amore, l’amicizia, il dolore, la disperazione. Secondo romanzo della Morante dopo Menzogna e sortilegio (1948), L’isola di Arturo confermò tutte le qualità della scrittrice romana: l’impasto di elementi realistici e fiabeschi, la forte suggestione del linguaggio. Arturo, come Elisa in Menzogna e sortilegio, «si porta addosso la croce di far parte non di un oggi ma di un sempre».
PREMIO STREGA
l romanzo “L’isola di Arturo“, grazie al quale la Morante nel 1957 fu la prima donna a vincere il Premio Strega, si sviluppa infatti interamente all’interno dei 4 km² di estensione del territorio di PROCIDA.
ELSA MORANTE
Nasce a Roma nel 1912 e comincia a scrivere da giovanissima, collaborando con diverse rivista. Il suo primo ad essere pubblicato nel 1948 è Menzogna e sortilegio. Nel 1941 sposa Alberto Moravia ed entra in contatto con i grandi nomi della letteratura italiana del Novecento.
All’inizio degli anni ’60, la separazione da Alberto Moravia segna anche l’inizio di un travagliato periodo personale. Entra in contatto con l’ambiente delle avanguardie letterarie e con quelli della contestazione di sinistra.
Un nuovo interesse per la politica la porta alla scrittura de La storia, romanzo che riceve però diverse critiche. La sua ultima opera è Aracoeli, pubblicata nel 1982, tre anni prima della morte nel 1985.
I romanzi più famosi che ha scritto Elsa Morante sono: L’isola di Arturo, La storia, Menzogna e sortilegio e Aracoeli. La Morante ha scritto anche racconti (Il gioco segreto) e raccolte di poesie (Il mondo salvato dai ragazzini).
Elsa Morante ‘e morta d’infarto il 25 novembre del 1985.
APPUNTAMENTO GdLi
Giovedì 18 gennaio 2024
18:30
Punto d’incontro: Cafeteria Hotel Saratoga, Paseo Mallorca, 6
IL GRUPPO CULTURALE DI MAIORCA INIZIA UNA NUOVA AVVENTURA E UN NUOVO ANNO
Un anno in più se inizia una nuova avventura del Gruppo Culturale Italiano di Maiorca, con l’eccezione che per alcuni mesi non avremo il prezioso aiuto e la presenzia de la nostra professoressa Cecilia de Grazia.
Il primo incontro se produrrà giovedì 21 di settembre. Sono invitati tutti i membri che vorranno partecipare. Verranno tracciate le principale linee dell’anno e faremmo la prima lettura del Gruppo di Lettura Italiana (GdLi). Sarà alle ore 19:00. Promemoria gruppo wassap.
Sarà un brano del libro “Una di Luna” di Andrea De Carlo, già inviato qualche settimane fa. Finiremo la serata con una piccola cena al consueto punto di ritrovo La Tertùlia Cafè Teatre.
IN PREPARAZIONE:
CORSO DI CUCINA SICILIANA
Per Venerdì 29 di settembre stiamo ultimando un nuovo corso di Cucina Italiana sotto questo titolo «CUCINA SICILIANA, ricette, sapori, sagre».
Il menù definitivo ancora non è chiuso, ma è già certo che impareremo a fare PESTO ALLA TRAPANESE, LA CAPONATA, TAGLIATELLE CON LE SARDE E FINOCCHIETTO SELVATICO.
Spaghetti alla Norma? Chi lo sa?. Forse.
Per ora conosceremmo la storia della pasta alla Norma
Nel 1831 Vincenzo Bellini, compositore lirico catanese, tra i più celebri dell’Ottocento (la Sonnambula, i Puritani, la Norma), compose in soli tre mesi l’opera lirica Norma che debuttò alla Scala di Milano.
L’aria Casta Diva rese subito famosa quest’opera a tal punto che «sembra la Norma) (in catanese «pari’a Norma») divenne sinonimo di cose belle, ben fatte e degne di ammirazione.
Passano gli anni e nel 1920 durante un pranzo a cui partecipano, tra gli altri, l’attore Angelo Musco, il caratterista Turi Pandolfini e il noto poeta e commediografo Nino Martoglio, la cuoca e padrona di casa portò in tavola gli spaghetti con le melanzane e la ricotta infornata e i commensali gradirono la novità.
Dopo poche forchettate Martoglio volle complimentarsi con la cuoca: «signura Saridda chistaè ‘na vera Norma» (signora Saridda questa è una vera Norma).
La pasta catanese venne cosi battezzata e da allora è diventata una delle ricette siciliane più popolari e conosciute al mondo.
Questa`e la storia della pasta alla Norma.
Come è già stato detto il corso si terrà il venerdì 29 di settembre alle ore 18:45. I dettagli verranno detti in seguito.
Chi è interessato può ora iniziare a registrarsi nel e-mail gruppoculturaleitalianodimaiorca@gmail.com