Italia in tavola

Seguendo il nostro viaggio per l’Italia in tavola, oggi ci tratteniamo nel Lazio per cucinare Abbacchio alla romana.

LAZIO

Abbacchio alla romana

foto abbacchio alla romana

Ingredienti:

Mezzo agnellino a pezzi (1,5 kg)

3 acciughe sotto sale

aglio

salvia

rosmarino

vino bianco

olio extravergine di oliva

sale e pepe

Mettete l’agnello in una teglia con salvia, rosmarino, 2 spicchi di aglio, 5 cucchiai di olio extravergine di oiva, sale e pepe. Infornate a 190ºC per 50′ circa, bagnando durante la cottura con un dito di vino. Dissalate, diliscate e tritate le acciughe con un rametto di rosmarino e uno spicchio d’aglio. Stemperate il trito con tanto aceto quanto sarà necessario per una salsa cremosa. Sfornate l’abbacchio, irroratelo con la salsa alle acciughe, infornatelo ancora per 5′ per permettere all’aceto di evaporare.

Buon appetito!!!

PRANZO CON FRANCO MIMMI

Un saluto a tutti voi cari amici,

Vi ricordiamo la prossima attività:

PRANZO CON FRANCO MIMMI

Presentazione del suo ultimo libro LE TRE ETÀ DELL’UOMO

VENERDÌ 20 DI MARZO ALLE 13.30

Coperta le tre età

Prima del pranzo Franco Mimmi parlerà del libro e scambierà opinioni con i presenti. A questo proposito si consiglia di iniziare a leggere il libro per poter fare eventuali domande all’autore.

Il libro si può prenotare al Gruppo Culturale Italiano.

Costo 25 euro compreso il libro.

 

BAR BOSSA NOVA (Italian Restaurant)

Calle de la Pescateria, 3 (traversa via Colom)

 

Menu:

Tagliatelle fatte in casa con ragù alla bolognese

Secondo a scelta:

Scaloppine al limone con patate fritte

o

Merluzzo alla Bossanova con zucchine

Tiramisù

Un bicchere di vino o altra bevanda.

IMPRESCINDIBILE PRENOTARE (fino a martedì 17)

LE MERAVIGLIE IN VERSIONE ORIGINALE IN ITALIANO

CineCiutat trasmette da oggi, venerdì, durante una settimana il film di Alice Rohrwacher «Le meraviglie». Il film è in versione originale con sottotitoli in spagnolo.

Le meraviglie

Orario:

17.00 / 19.10 / 21.15 (eccetto martedì 3 alle 19.10)

RICONOSCIMENTI:

2014 Festival di Cannes

Grand Prix Speciale della Giuria a Alice Rohrwacher

2014 Festival di Sevilla

Prix Speciale della Giuria

Migliore attrice

TRAMA:

Nel film si racconta la storia di quattro sorelle cresciute in una famiglia di apicoltori, in un casale perduto nella campagna umbra al confine con la Toscana. La vita è scandita dai ritmi lenti di quel mondo agricolo, i cui tempi sono regolati dal succedersi delle stagioni delle api mellifere. L’ambiente familiare in cui le ragazze crescono è informato alle regole impartite da un padre che cerca di preservare, in questo modo, la purezza arcaica del mondo rurale, anche quando la realtà industriale ha la meglio. Gli equilibri vengono sconvolti quando, nel corso dell’estate, in quel mondo arcaico irrompe la realtà esterna, nelle forme di una troupe televisiva. Gelsomina, la maggiore tra le sorelle, conosce Martin, impegnato in un percorso di reinserimento da pregresse vicende penali, e Milly Catena, conduttrice televisiva. Gelsomina, adolescente inquieta, colpita dal quel mondo esotico, guarda oltre l’orizzonte del suo casale, vagheggiando le «meraviglie» che sembrano promettere quelle figure nuove: a cambiare la sua vita sarà la decisione di partecipare a un concorso televisivo condotto da Milly Catena…

 

Italia in tavola

Il viaggio in Italia non ha mai fine. Quando siamo sicuri di conoscerne tutte le coste, le montagne, resta qualcosa da scoprire. Un’architettura, un paesaggio. Più facilmente, un sapore o una ricetta. Italia in tavola ve ne dà lo spunto attraverso questa raccolta di ricette regionali.

CAMPANIA

Spaghetti alla puttanesca

foto spaghetti alla puttanesca

Ingredienti:

500g pomodori

350g spaghetti

100 g olive

100g acciughe

50g capperi

aglio, peperoncino

concentrato di pomodoro

olio extravergine

sale

Mettete in casseruola 100g di olio, uno spicchio di aglio e un peperoncino a pezzetti. Quando l’aglio sarà ben dorato eliminatelo e aggiungete le acchiughe, dissalate, facendole sciogliere nell’olio caldo e schiacciandole con la forchetta. Unite i pomodori, pelati e tagliati a pezzetti, le olive snocciolate, i capperi e 2 cucchiaini di concentrato di pomodoro. Mescolate, corregete di sale, se necessario, e lasciate cuocere per 10′; alla fine il sugo dovrà essere piuttosto scuro. Lessate gli spaghetti in acqua salata, scolateli al dente e conditeli con il sugo.

Buon appetito!!

 

 

LA LEGGENDA DEL «CONDE MAL»

ARCA in collaborazione con il Gruppo Culturale Italiano

organizza un colloquio in italiano intitolato

LA LEGGENDA DEL “CONDE MAL”

Comte Mal

 

dal romanzo di Carmen Alcázar

“Galatzó la leyenda del Conde Mal”

Comte1

PRESENTA

Cecilia de Grazia

SABATO 21 FEBBRAIO alle 10.30

LUOGO: Nuova sede ARCA

Carrer de Can Oliva, 10

(traversa della Ramblas, all’angolo si trova un negozio di strumenti musicali)

Costo 5 euro

L’incontro terminerà con un giro per i luoghi legati alla figura del conte

Si prega confermare presenza

LE TRE ETÀ DELL’UOMO, l’ultimo libro di Franco Mimmi

Le tre età dell’uomo

Ed. Lampi di stampa
Distrib. Messaggerie
Pag. 182 – € 11

Coperta le tre età

Difficile trovare al mondo tre persone più diverse dei tre protagonisti di questo romanzo: un ottantenne già professore di applicazioni tecniche e appassionato di tassonomia, un cinquantenne informatico e appassionato di donne, un sedicenne geniale e appassionato di letteratura. Eppure già i loro rarissimi, biblici nomi – Adamo, Abele, Enos – sembrano indicare una predestinazione all’incontro, che porterà a un progetto comune per la clonazione dei best sellers. Riuscirà?

Dopo avere preso di mira i premi letterari (ma anche la vecchiaia) in Tra il dolore e il nulla, e i corsi di scrittura creativa (ma anche la confusione dell’universo) in Corso di lettura creativa, l’autore rivolge ora uno sguardo ironico alle operazioni editoriali di marketing (ma anche alle vite in fondo parallele degli esseri più disparati).

 

 Franco Mimmi, giornalista e scrittore bolognese. Da tre anni vive a Palma.

Alcuni suoi libri:

  • Rivoluzione, Cappelli, 1979, Premio Scanno opera prima
  • Relitti, Lampi di Stampa, 1989
  • Villaggio Vacanze, Frassinelli, 1994
  • Il nostro agente in Giudea, Lampi di Stampa, 2000 (Premio Scerbanenco)
  • Un cielo così sporco, Lampi di Stampa, 2001
  • Cavaliere di Grazia, Lampi di Stampa, 2003
  • Una vecchiaia normale, Lampi di Stampa, 2004
  • I grandi seduttori sono lupi solitari, Aliberti, 2005
  • Povera spia, Lampi di Stampa, 2006
  • Lontano da Itaca, Lampi di Stampa, 2007
  • Oracoli & Miracoli, Lampi di Stampa, 2009
  • Tra il Dolore e il Nulla, Lampi di Stampa, 2010
  • Corso di lettura creativa, Lampi di Stampa, 2011
  • Una stupida avventura, Lampi di Stampa, 2012
  • Il tango vi aspetta, Lampi di Stampa, 2013
  • Majorca, l’isola degli scrittori, Lampi di Stampa, 2014

 

IL CARNEVALE (FRITO’LE A’LA VENESSIANA)

Il significato ultimo del Carnevale si concentrava sul cibo: de carnevale se fa baldoria, si mangia e si beve a sazietà, senza misura.

La tradizione prevedeva un cibo “grasso”, il maile, acompagnato da vin bon e fritole, frittelle, con tre scadenze “festive”: il primo, a metà, e l’ultimo di Carnevale. Nelle domeniche, con l’onto, unto di maile, si confezionava el brazelo, una ciambella, oppure el bigoloto, una focaccia, spesso di farina gialla. Fare le fritole, è come dire “fare carnevale”; le frittelle rappresentano il “dolce”, l’espressione “rituale” domestica del Carnevale

La “forma” delle frittelle e gli “ingredienti” (farina, dolci, grasso) riportano alla confezione de cibi “dei morti”: il Carnevale costituisce “la morte dell’inverno” e il “passaggio” alla stagione produttiva.

Infatti, la forma e gli ingredienti della frittella restano inalterati per secoli: piccola e rotonda, fatta con acqua, farina, zucchero e unto di maile. Questo, anche se il nome cambia e potevano chiamarsi fritole, faete, sossole.

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(La cucina tradizionale veneta, Dino Coltro)

FRITO’LE A’LA VENESSIANA

Ingredienti:

400g di farina di frumento tipo 0

25 g di lievito di birra fresco

50 g di zucchero

2 uova

100 g di uvetta

latte

grappa

olio di semi di mais

50 g di zucchero vanigliato

sale

Sono le popolari frittelle tipiche del carnevale veneziano di cui esistono diverse varianti. In questa ricetta viene proposta l’utilizzo dell’olio di semi al posto dello strutto, come si usava un tempo.

Lavare l’uvetta e lasciarla in ammollo in un tazza con la grappa per circa mezz’ora. Versare la farina in una terrina e incorporarvi un po’ di latte, lo succhero e le uova, formando un impasto abbastanza tenero. Salare leggermente, unire il lievito sciolto in un po’ d’acqua tiepida e l’uvetta scolata dalla grappa e strizzata; amalgamare con molta cura. Sistemare quindi l’impasto in un luogo tiepido e riparato e lasciarlo lievitare per circa 2 ore.

Trascorso questo tempo, scaldare dell’olio in na padella e, appena è fumante, varsavi l’impasto con l’aiuto di un cucchiaio: quando le frittelle si rapprendono, voltarle con una schiumarola e lasciarle in padella finché avranno assunto un bel colore dorato. Infine scolare e lasciarle asciugare su carta assorbente da cucina.

Disporre a mano a mano le frito’le su un piatto da portata e infine imbiancarle con lo succhero vanigliato.

Buon appetito!!!

Il cuoco